Dalla decisione alla rimozione: le ragioni che portano ad eliminare un tatuaggio

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Perché rimuovere un tatuaggio? E’ una domanda che si pongono in pochi. Chi realizza un tatuaggio, infatti, lo fa generalmente con convinzione e certo non pensa ad esso come a un elemento provvisorio. Eppure i motivi che possono giustificare la rimozione di un tatuaggio sono innumerevoli e non riguardano solo l’estetica.

Ne parliamo qui, fornendo una panoramica di questi motivi, spiegando come avviene la rimozione e rispondendo anche a un’altra domanda: quanto costa cancellare un tatuaggio esistente?

Perché rimuovere un tatuaggio?

La rimozione dei tatuaggi è una questione scottante. In molti infatti la temono, in quanto pensano che causi dolori. Altri la considerano come un passo troppo definitivo. Tuttavia, in alcuni casi le motivazioni che stanno dietro alla rimozione del tatuaggio sono così forti da superare le paure, le ansie e le perplessità.

Il motivo principale consiste nella perdita del significato del tatuaggio. Il tatuaggio non cambia, ma le condizioni che hanno portato alla sua creazione sì. C’è chi si tatua una data importante, un’immagine che rappresenta una parte di sé, un nome. Ebbene, se quella data ha perso di importanza, quella parte di sé è andata perduta o semplicemente ha subito un’evoluzione, il nome è riferito a una persona che non si frequenta più… Ecco che il tatuaggio non ha più senso di esistere, e si inizia a provare un certo disagio ogni volta che lo sguardo cade su di esso.

Ma la domanda “perché rimuovere un tatuaggio” può avere risposte diverse, persino molto concrete. Le motivazioni, per esempio, possono essere meramente lavorative. Alcuni concorsi, come quelli alle forze dell’ordine, impongono l’assenza di tatuaggi in zone visibili: mani, braccia, viso, collo, gambe etc. Da qui, la necessità di procedere con la rimozione.

Infine, il tatuaggio può essere rimosso per mere ragioni estetiche. Il tempo passa, la pelle è meno tonica, dunque disegni e colori potrebbero sortire un effetto diverso da quello che sortivano qualche decennio prima. Ciò capita soprattutto quando il tatuaggio occupa zone particolari, in cui il decadimento che deriva dall’invecchiamento è più vistoso.

Come si rimuove un tatuaggio

In passato, le tecniche per rimuovere un tatuaggio erano dolorose, invasive e provocavano sempre cicatrici. Oggi, la rimozione è molto più confortevole ed efficace. Il dolore c’è ma può essere ridotto con tecnologia adatta, le cicatrici sono un lontano ricordo. Il risultato, poi, è duraturo. La pelle appare come prima del tatuaggio, ed è destinata ad apparire così per sempre.

Dunque è lecito chiedersi: come avviene la rimozione del tatuaggio? Attualmente si utilizzano vari tipi di laser. Lo scopo di questi strumenti è colpire i pigmenti che danno vita al tatuaggio, disintegrarli in sostanze non dannose per l’organismo, e lasciare a quest’ultimo il compito di smaltire, in genere attraverso il sistema linfatico il tutto, senza rischi per la salute.

La rimozione del tatuaggio non è un’operazione chirurgica ma un semplice trattamento. Tuttavia, ciò non significa che il risultato sia immediato. Sono necessarie almeno quattro sedute, ma il numero cambia in base alla grandezza e alla complessità delle figure.

Per quanto concerne il dolore, si avverte un calore fastidioso e una sensazione pungente paragonabile a quella avvertita durante la creazione del tatuaggio stesso. Ma la seduta di rimozione del tatuaggio dura molto meno che quella di fare il tatuaggio. Inoltre l’utilizzo di macchinari chiamati criogeni permette di utilizzare il getto freddo dell’aria emessa dal macchinario come anestetico durante la seduta laser.

Il decorso è analogo a quello della gestione di un eritema piuttosto grande o a quello di un’ustione. Dopo la seduta, il paziente può tornare immediatamente alle attività quotidiane. Saranno prescritte creme lenitive ed eventuali bendaggi ed istruzioni per la gestione di eventuali vesciche(flittene) che possono manifestarsi le prime due settimane dopo il trattamento.

Infine, il capitolo costi. E’ difficile fornire una cifra valida per tutte le situazioni, anche perché essa dipende dal grado di difficoltà che il tatuaggio pone in essere e dal numero di sedute necessario. Inoltre grande differenza la può fare il macchinario utilizzato e la bravura e la notorietà del medico. Tuttavia, nei casi meno impegnativi ce la si può cavare con alcune centinaia di euro.

A chi affidarsi

La rimozione del tatuaggio è un trattamento diffuso, che viene realizzato da molte cliniche. Tuttavia, ciò non significa che una valga l’altra. Esse si differenziano per l’invasività del trattamento, per la capacità di agire in assenza di dolore, per l’efficacia e la rapidità, per i costi.

Tra i maggiori esperti di rimozione del tatuaggio spicca il dott. Pietro Campione, che opera nella zona di Prato. E’ un chirurgo estetico affermato, che tra i tanti servizi offre anche la rimozione dei tatuaggi. Vantando infatti un’esperienza di oltre 15 anni con laser q-switched e picosecondi.

I suoi trattamenti sono incredibilmente rapidi ed efficaci. In genere, bastano quattro-sei sedute per eliminare il problema per sempre. Il motivo di ciò risiede certo nelle sue vaste competenze e nella sua lunga esperienza con i laser, ma anche nell’impiego di una strumentazione all’avanguardia: il laser picosecondi, discovery pico plus.

I macchinari utilizzati dal dott Pietro Campione sono il massimo in termini di efficienza e potenza, permettono di ridurre al minimo il numero delle sedute normalmente necessarie per l’eliminazione totale del tatuaggio, eliminano e riducono al minimo la possibilità di esiti pigmentari post trattamento, ed inoltre riducono la sensazione di dolore che si può provare durante questo trattamento tramite l’utilizzo di tecnologia criogenica che riduce al minimo la sensazione di calore e di puntura grazie ad un getto d’aria ghiacciata che anestetizza in parte la zona da trattare.

È importante ricordare che non tutti i tatuaggi però possono essere eliminati, infatti le cosiddette cover cioè quei tatuaggi realizzati per coprirne altri, fino a quelli totalmente neri (tatuaggi total black) che a mò di fascia cercano di nascondere tatuaggi sottostanti sono tatuaggi che generalmente vanno valutati con molta attenzione da parte di un medico molto esperto in laser.